Castello di Bastia
Foto di Silvio
Spediacci
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Due immagini del Borgo di Bastia dominato dal
suo castello.
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Bastia sorge nella valle del fiume Taverone. Da Firenze si raggiunge percorrendo la
A11 Firenze-Mare fino al raccordo con la A12 Livorno-Genova e da quest'ultima la A15 fino
all'uscita di Aulla. Da qui si seguono le indicazioni per Licciana Nardi sopra il cui
abitato sorge il Castello di Bastia.
Il castello di Bastia sorge al centro del paese omonimo, sopra un colle
di circa 500 metri di altezza a dominio delll'abitato di Licciana Nardi,
in posizione strategica in una valle percorsa fin dal medioevo da un'importante
via di comunicazione, punto di passaggio obbligato dalla Liguria e Toscana
verso l'Emilia. Tutto il territorio e i molti castelli qui presenti, come
del resto tutta la Lunigiana, furono soggetti alla signoria dei
Malaspina, i quali fortificarono tutta la zona per avvalersi dei vantaggi
che l'importante via di comunicazione offriva, primo fra tutti quello
dell'imposizione di tributi ai viaggiatori.
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Il castello , ottimamente conservato in quanto ancora oggi abitazione
di privati, ha l'aspetto di una massiccia fortificazione quadrata, con
quattro torri rotonde agli angoli ed una pi� alta all'interno con la funzione
di maschio. Le due torri pi� vicine a a quest'ultima hanno una circonferenza
maggiore delle altre. La forma attuale risale chiaramente del XV� secolo,
ma la presenza della suddetta torre di centro fa pensare che questa sia
frutto dell'aggiornamento di un fortilizio medievale precedente alle nuove
esigenze militari dell'epoca .
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Del resto, vista la posizione altamente strategica, sarebbe strano il
contrario. Il castello � visitabile solo dall'esterno, ma possiamo comunque
notare la solidit� straordinaria della costruzione e i resti dei beccatelli
che sostenevano l'apparato difensivo a sporgere lungo tutta la cortina
muraria. Non esistono pi� le tracce della merlatura che, come in tutti
gli altri castelli Malaspiniani, doveva essere a coda di rondine. Interessanti
sono anche le molte feritoie che ancora si aprono sopra il redondone,
per la loro forma adatte al tiro delle armi da fuoco e quindi aggiunte
probabilmente nel XVI� secolo.
L'ingresso primitivo, unica via di accesso al cortile interno e al mastio
che si apre ad ad una certa altezza dal suolo, � stato sostituito da una
scalinata in pietra, sotto il cui arco si possono ancora notare gli scalini
di quello originario.
 
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