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» Dove si trova Capalbio
Il
Borgo Medievale di Capalbio è posto su una collina circondata
da lussureggiante macchia mediterranea, estremo lembo della Maremma
Toscana, immerso in un ambiente naturale di grande valore. Il territorio
fu già abitato dagli Etruschi ma il primo documento che cita
Capalbio è del 805, la Bolla Leonino Carolingia con la quale
Carlo Magno donò questo territorio all'Abbazia delle Tre Fontane
di Roma.
Durante il Medioevo la zona passò sotto il controllo degli Aldobrandeschi
ed in seguito a quello degli Orsini. Nel 1416 Capalbio divenne possesso
Senese conoscendo un periodo di rinnovamento e floridi commerci. Nel
1532 le truppe di Carlo V occuparono il paese che fu liberato grazie
all'aiuto di truppe francesi. Caduta definitivamente Siena fu Firenze
a prendere il controllo della zona e sotto Cosimo dei Medici iniziò
un periodo di lenta decadenza, Capalbio era in pratica l'ultima roccaforte
rivolta verso lo Stato dei Presidi Spagnolo, e per questo isolata, e
la malaria stava velocemente impadronendosi delle pianure maremmane.
Con
il Granducato di Toscana dei Lorena Capalbio perse l'autonomia amministrativa
e fu inglobata a Manciano prima e a Orbetello poi. Nella seconda metà
del 1800, durante il periodo d'oro del banditismo, Capalbio divenne
rifugio di fuorilegge e qui nel 1896 trovò la morte forse il
più famoso del suo tempo: Domenico Tiburzi. Solo nel 1960 fu
riconquistata l'autonomia amministrativa.
Il centro storico con il suo profilo merlato attira l'attenzione da
chilometri di distanza, è ancora oggi cinto da doppio circuito
murario con camminamenti di ronda a livelli differenti (in gran parte
ancora percorribili). Sul borgo svetta e domina la massiccia Rocca Aldobrandesca.
La
prima cinta muraria medievale, in pietra locale, fu costruita dagli
Aldobrandeschi tra l'XI° e XII° secolo, con funzioni di difesa
e avvistamento, attorno alla Rocca, centro del potere feudale dell'epoca.
Nel corso del quattrocento, la Repubblica di Siena commissionò
lavori di ammodernamento della primitiva cerchia. Durante questi interventi
fu realizzato il secondo ordine di mura più esterno e la Porta
Senese (dove è collocata una lapide del 1418 a ricordo
della ristrutturazione delle mura e uno stemma mediceo del 1601).
Da allora, le mura sono rimaste pressoché intatte fino ai giorni
nostri; recenti interventi di restauro conservativo hanno riportato
il monumento agli antichi splendori. Le mura sono intervallate da una
serie di torrioni, la quasi tutti a base quadrata. Le cortine murarie
presentano tratti di basamento a scarpa sul lato esterno e merlatura
guelfa a coronamento, alcune sezioni coincidono oggi con pareti esterne
di edifici, per questo troviamo porte e finestre aperte lungo la cortina
di pietra.
La
Rocca Aldobrandesca è situata nel punto più
alto del borgo ed è costituita da una torre e da un elegante
palazzo signorile, addossati tra loro su un lato. Sorse nel basso medioevo
come possedimento dell'Abbazia delle Tre Fontane di Roma. Nel corso
del 1200 passò alla famiglia Aldobrandeschi che la ampliarono.
Dopo una breve permanenza sotto gli Orsini di Pitigliano e la conquista
da parte dei Senesi agli inizi del Quattrocento, la Rocca di Capalbio
divenne uno degli avamposti più meridionali della Repubblica
di Siena. I Senesi eseguirono dei lavori di ristrutturazione, conferendo
al monumento architettonico l'aspetto attuale.
La torre costituisce il nucleo originario del complesso e si presenta
a sezione quadrangolare poggiante su un basamento a scarpa cordonato;
la parte alta è coronata da una merlatura poggiante su mensole
sostenute da archetti ciechi. L'elegante palazzo signorile di epoca
rinascimentale addossato alla torre sul lato corto è noto come
Palazzo Collacchioni.