Rocca di Casole d'Elsa
La Rocca vista dalla Piazza ad essa prospicente
e il tratto delle mura che la congiungeva alla scomparta Porta
del Rivellino.
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Il borgo medievale di Casole d'Elsa si raggiunge facilmente percorrendo
la superstrada Siena-Firenze fino all'uscita Colle Val d'Elsa Sud. Da
qui si seguono le indicazioni per Volterra-San Gimignano e appena passata
la località 'Le Grazie' sulla sinistra quelle per 'Casole d'Elsa'.
Originario
insediamento etrusco, Casole passò, nel 1200,
sotto il dominio del Vescovo di Volterra, che eresse
le primitive fortificazioni. Da sempre baluardo in orbita senese posto
in
una zona
di confine, l'alta
val d'Elsa,
aspramente
contesa ai
volterrani e ai fiorentini per la sua strategica posizione lungo
la dorsale di un colle,
a
15 Km. da Colle
Val d’Elsa e a soli 25 Km. da San Gimignano e Volterra. Gli stessi
abitanti di Siena si occuparono della fortificazione delle mura e del
rafforzamento della Rocca.
La cinta
muraria dell'abitato
di Casole ha una forma che ricorda quella di una pera, con una estensione
dell'asse maggiore di circa 420 metri ed una larghezza di circa 130.
Si entrava e si usciva attraverso due porte, che adesso non
esistono più. In alcune vecchie fotografie è possibile vedere quella
a sud, Porta Rivellino, prima che venisse minata, durante la seconda
guerra mondiale,
dalle truppe naziste nel tentativo di ostacolare
l'avanzata
dei carri armati alleati, mentre
quella a nord prendeva il nome di Porta ai Frati.
Il
lato della cinta muraria
(ancora
in gran parte intatta sebbene inglobata nelle abitazioni) che guarda
la Val d'Elsa è caratterizzato
da due torrioni a pianta semicircolare risalenti al 1481 (uno ormai
un rudere). Furono progettati dal grande architetto
senese Francesco di Giorgio Martini allo scopo di potenziare
le strutture difensive originarie, di cui la Rocca rappresenta la massima
espressione.
Essa si erge sul lato
sud della cinta muraria ed è attualmente
sede del Comune di Casole. Fu eretta nel 1352 e in seguito rafforzata da
due torri diseguali, di forma quadrata e coronate
da merlatura Guelfa.
Molto bello il portale gotico ad arco ribassato sormontato dallo stemma
Senese
con
delle
arciere ben
conservate
ai suoi
lati.
Nel
tratto di mura ancora intatto, caratterizzato da l'inserto di decorazioni
orizzontali in pietra nella struttura interamente realizzata
in mattoni,
si riconoscono i resti dell'apparato difensivo a sporgere poggiante
su beccatelli
in
mattone
a forma di piramide
rovesciata. Tutto il fronte esterno meridionale (che
inglobava le mura cittadine) della Rocca è scomparso. L'alternanza
di pietra e mattoni lungo tutto il perimetro della costruzione evidenzia
le molte
manomissioni
da essa subite
dal
corso dei secoli.
Ancora
oggi Casole conserva le atmosfere da ultimo avamposto e
affiorano ovunque le vestigia di fortificazioni
e di
palazzi
lentamente
adattate nel tempo ai bisogni degli uomini. L'insieme dei vicoli, piazze
a palazzi medievali ne fanno uno dei borghi più affascinanti e meglio
conservati - grazie a recenti opere di restauro- della Val d'Elsa.
 
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