Su uno sperone roccioso della dorsale appenninica sulla destra del
corso del torrente Rassina, là dove il monte della Verna lascia
un'apertura fra la valle dell'Arno e quella del Tevere, a dominio dell'abitato
di Chiusi della Verna e della valle sottostante sono oggi visibili i suggestivi
ruderi del castello detto 'del conte Orlando Cattani'.
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L'interno del Castello, si intravede sulla sinistra
la Podesteria.
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Il complesso, costruito con grossi blocchi di pietra chiara squadrata
(diversa dall'abituale pietra bruna degli altri castelli casentinesi),
aveva in origine vaste dimensioni, con la forma di quadrilatero irregolare
per meglio adattarsi alla roccia, una torre e il cassero nella parte più
elevata. Almeno tre lati del fortilizio sono sufficentemente protetti
dall'alto scoglio, del quale sembrano la naturale prosecuzione, a strapiombo
sulla vallata. Le mura perimetrali e la porta di accesso con arco a tutto
sesto sono ancora in buono stato di conservazione. L'interno, in completo
stato di abbandono, aveva un piano terreno adibito a magazzino e stalle,
un piano superiore per la famiglia e gli altri abitanti del castello.
Vicino sorge l�antica chiesa di San Michele Arcangelo, ad un�unica navata
e tetto a capanna; fu fatta costruire dalla contessa Giovanna Tarlati
nel 1385. Accanto alla chiesa � ubicata l'antica Podesteria, che ha subito
varie trasformazioni nel corso dei secoli. I ruderi del castello sono
recintati e l'ingresso può comportare qualche pericolo, soprattutto
nell'effettuare il giro delle mura dal lato dello strapiombo.
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I ruderi visti dal paese sottostante.
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Le prime notizie risalgono al 967 quando Chiusi, al centro del feudo costituito
da questo territorio, fu confermato dall'imperatore Ottone I sotto il
dominio di Goffredo. Nel 1213 Orlando Cattani, discendente di Goffredo,
don� a San Francesco una parte della sua contea con il Sacro Monte della
Verna. Nel 1324 il castello fu tolto ai Cattani dal vescovo di Arezzo
Guido Tarlati. Nel 1351 risiedeva in Chiusi la contessa Giovanna di S.Fiora,
moglie di Tarlato. Pier Saccone da Bibbiena le rub� la rocca ma nel 1360
Chiusi torn� ai Cattani. Nel 1384 la Repubblica Fiorentina riprese tutti
i castelli del contado di Arezzo e Chiusi fu concesso ai Conti Guidi di
Bagno. Nel 1440 Niccol� Piccinino occup� il castello, in seguito vi fu
stabilita la sede della Podesteria Fiorentina, poi ampliata con l'annessione
di Caprese. Fu podest� a Chiusi (1474) per la Repubblica Fiorentina Lodovico
Buonarroti quando gli nacque il figlio Michelangelo.