Rocca di Civitella V. di Chiana
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La rocca da est e da ovest.
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Civitella in Val di Chiana corona un colle di 523 metri che fa da spartiacque fra la
Val d'Ambra e la Val di Chiana, in provincia di Arezzo. La si raggiunge dall'uscita Arezzo
della A1, dalla quale dista circa 15 km.
I possenti resti della Rocca di Civitella in Val di Chiana dominano
il sottostante borgo fortificato. Civitella, su uno dei poggi pi� elevati
siti fra la Val d'Ambra e la Val di Chiana, � una delle testimonianze
meglio conservate dei molti fortilizi di origine Longobarda
nati fra il VI� e il VII� secolo e strategicamente posti a controllo dell'Italia
centrale. Il borgo ha ancora nel tracciato delle mura, quasi intatte,
la forma ellittica caratteristica degli insediamenti militari di questo
tipo.
Praticamente gi� subito dopo la sua fondazione Civitella fu assoggettata
ai vescovi di Arezzo, tanto che in passato era conosciuta come ' Civitella
del Vescovo' e fu capoluogo del viscontato della Val d'Ambra.
Dopo la battaglia di Campaldino del 1289 il paese fu occupato dai fiorentini,
per tornare poco dopo di nuovo ai vescovi. Durante il trecento il castello,
come tanti altri della zona, in occasione dei vari accordi che privarono
Arezzo dell'indipendenza per periodi temporanei più o meno lunghi,
venne consegnato pi� volte alla Repubblica Fiorentina fino al 1384, da
allora rimase definitivamente soggetto alla citt� del giglio. Nel 1554,
durante la 'guerra di Siena' il castello resistette alle truppe
Imperiali, anche grazie ai lavori di rafforzamento dei quali era stato
oggetto poco tempo prima. Lo stato di rovina in cui versa la fortificazione
non � per� dovuto ad eventi bellici cos� remoti, bens� in larga misura
alle distruzioni perpetuate dall'esercito tedesco durante il 1944, che
semidistrussero l'intero paese.
Come detto il borgo � racchiuso in quello che resta della cinta muraria
medievale intervallata da torri quadrate e con l'intatta porta fortificata
d'accesso al borgo detta 'Aretina'. Le mura si raccordano al vertice orientale
della collina alla Rocca, bell'edificio d'origine duecentesca, fatto erigere
dal vescovo aretino Guglielmino degli Ubertini. La costruzione,
dotata di cinta muraria esterna con unica porta d'accesso, � un classico
esempio di castello-recinto medievale di forma quadrangolare, con
il mastio svettante dall'angolo occidentale. Questo, sebbene fortemente
diruto, presenta ancora visibili elementi decorativi che ne fanno un esempio
'colto' di architettura fortificata: il portale con arco sestiacuto, finestre
ad arco ribassato, qualit� dei materiali usati e altre finezze tecniche
che non sono facilmente riscontrabili in altri manufatti dell'epoca.
  
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