Rocca di Lari
Lari � raggiungibile dalla Superstrada Firenze-Livorno uscendo verso
Ponsacco dal quale dista circa dieci chilometri.
Posto in posizione tale da consentire il controllo delle Colline Pisane
il castello, poi rocca, di Lari ebbe un ruolo di grande rilievo durante
le numerose guerre fra Pisa e Firenze che nel medioevo sconvolsero questa
zona. Sebbene vari ritrovamenti archeologici testimonino che il sito era
abitato fin dall'epoca etrusca il primo documento
ufficiale inerente all'esistenza del castello � datato 1067. Nel corso
del XII� secolo troviamo Lari sottoposto all'autorit� pisana ma nel 1164
il castello si ribell� a detta signoria. Pisa non grad� l'iniziativa dei
larigiani e pochi mesi dopo penetr� nell'area con un forte esercito e riconquist� il
castello non senza arrecargli gravissimi danneggiamenti.
Nel secolo successivo il castello, ricostruito, divenne feudo della famiglia
degli Uppezzinghi che, in contrasto con le autorit� pisane, si ritir� nelle
colline. Ma Pisa non rinunci� a questa strategicamente importantissima
postazione fortificata e nel 1289 Lari fu riannessa e da quell'anno
munita di una consistente guarnigione fissa. Nel 1406, anno della definitiva
sottomissione di Pisa a Firenze, Lari e tutta la zona delle colline passarono
sotto l'egemonia fiorentina.
Il castello divenne residenza del vicario
a capo di ben ventisei comunit� vicine. Nel 1431 l'esercito pisano guidato
da Niccol� Piccinino riconquist� il castello ma solo due anni dopo Lari
fu di nuovo fiorentino. Ben pi� massiccia fu l'insurrezione della popolazione
larigiana nel 1494 che, cacciati il vicario, il podest� e la guarnigione
fiorentina, dichiar� fedelt� a Pisa dopo che anch'essa si era ribellata
a Firenze.
La reazione fu immediata: nell'inverno del 1495 l'esercito della
repubblica fiorentina era di nuovo nel castello e il 30 giugno dell'anno
successivo resistette ad un nuovo tentativo pisano di riconquista.
Poco
dopo fu siglato un accordo di pace fra le due citt� e la zona visse un
periodo di relativa tranquillit�. Nel 1523 il vicario fiorentino dell'epoca
port� a termine una vasta opera di restauro e potenziamento del castello
trasformandolo nell'attuale rocca bastionata.
Oltre alla rocca, che domina l'abitato dal vertice della collina, Lari � ancora
circondato da ampi resti della cinta muraria ancora dotata di due porte:
la Porta Fiorentina, con stemmi in pietra dei Medici, dei Salviati e della
citt� di Lari e la Porta Pisana detta anche Maremmana. La terza porta originaria,
oggi demolita, era la Porta Volterrana un tempo munita di ponte levatoio.
Oltrepassate le mura si entra attraverso un'unica porta dotata di un'ampia
scalinata nella rocca. Nel piazzale della fortificazione, dotata di altissime
mura fortemente scarpate costruite in mattoni, spicca il Palazzo Pretorio
con la facciata ancora ricoperta dei numerosi stemmi dei vari podest� che
si sono succeduti in Lari. Il cortile � dotato anche di un'antica cisterna
e di una cappella. Il complesso fu adibito a carcere fino alla seconda
guerra mondiale durante la quale sub� gravi danneggiamenti a causa dei
bombardamenti sia tedeschi che alleati.
 
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