Spedale di San Giovanni e Castello della Magione
Testo e foto di Lorenzo Michelini
Sinistra: Il complesso.
Destra: L'ingresso dello Spedale.
|
Lo Spedale e il castello si trovano nella Val d'Elsa senese, nel
comune di Poggibonsi; il paese di Poggibonsi � facilmente raggiungibile
con la superstrada Firenze-Siena uscendo appunto a Poggibonsi, una volta
arrivati nel centro del paese, andando in direzione Colle Val d'Elsa si
trovano le indicazioni turistiche per lo Spedale.
Lo Spedale e il castello sorgono sulle rive del torrente Staggia,
lungo la via Francigena; la via Francigena era un'antica arteria percorsa
dai pellegrini che facevano tappa ai numerosi centri religiosi d'accoglimento,
tra cui lo Spedale di San Giovanni. Lo Spedale � riconducibile agli inizi
del XII secolo, il complesso dello Spedale e del castello appartenne in
un primo periodo ai Templari e dal XIV secolo ai Gerosolimitani. Le due
strutture edilizie, quella dello Spedale e quella del castello sono collegate
dalle mura difensive del castello in un unico complesso, ma le singole
strutture sono separate e ben distinte, entrambe prospettanti su di un
piccolo cortile interno.
Lo Spedale, realizzato con muratura pseudo-isodoma in blocchi di travertino,
� costituito da una semplice ed austera navata ad aula a cui � collegata
l'abside, sul lato opposto si apre una delle due porte d'accesso, l'altra
porta si apre sulla parete laterale, lato strada, e permetteva l'accesso
dei viandanti nelle ore notturne, quando tutti gli altri accessi erano
chiusi.
Sempre dall'esterno � interessante osservare la curiosissima feritoia
a denti di sega, unica nel suo genere; le 12 mensole a sostegno degli
archetti pensili dell'abside, ognuna con una forma diversa, in un repertorio
che comprende elementi zoomorfi, antropomorfi e geometrici, il loro significato
non � ben chiaro, anche se il numero 12 fa pensare ad un significato astrologico;
all'entrata del portale principale si notano due capitelli a coronamento
delle mensole dell'architrave, essi ancora una volta stupiscono per la
loro unicit� e per il loro significato misterioso, uno in particolare
quello di destra fa pensare alla croce commissa o Tau, la lettera dell'alfabeto
graco; per finire, diamo uno sguardo alle mensole del sottotetto sul lato
strada, ci accorgeremo che in alcuni punti, esse sono decorate con semplici
forme geometriche sporgenti, vedendole nel loro insieme viene da chiedersi
perch� abbiano posto delle decorazioni cos� isolate, seppur collegate
esteticamente dal motivo geometrico a incastro, la risposta � solo parziale,
infatti, gi� in altre costruzioni similari si possono osservare delle
mensole con la stessa disposizione misteriosa, ma a cosa servissero e
che significato avessero i simboli geometrici ad incastro non � chiaro.
All'interno, la navata � divisa trasversalmente dalla balaustra che segnava
il limite tra il Clero e i fedeli, originariamente il setto murario che
costituisce la balaustra aveva un'altezza molto maggiore e ancora oggi
sono visibili le tracce dell'originaria struttura, la copertura realizzata
con volte a crociera � successiva alla copertura lignea originaria. L'ottimo
stato di conservazione e i limitati interventi sulla struttura, rendono
questa costruzione oggetto degli studiosi.
Torna alla sezione 'Oltre il Castello'
  
|