Castello di Poggio alle Mura
Il castello, noto anche come Castello Banfi, si trova in loc. Poggio
alle Mura, Montalcino (SI). Ospita il Museo del Vetro e del Vino. Da Montalcino
si seguono le indicazioni per Grosseto e poi per Argiano/Poggio alle Mura.
» Dove si trova il Castello
di Poggio alle Mura
Il castello di Poggio alle Mura, noto anche come Castello
Banfi in quanto proprietà e sede di rappresentanza di
questa importante azienda vitivinicola, fu eretto, nella sua forma attuale,
su un poggio presso la confluenza dei fiumi Orcia ed
Ombrone nel 1438. La sua posizione e
la storia del territorio circostante fanno supporre che l'origine possa
addirittura risalire ai Longobardi, che qui avrebbero
eretto una delle loro torri di guardia. Non esite documentazione
comprovante questa teoria, anche se è certo che la costruzione
del primo nucleo fortificato è antecedente all'anno mille.
Il primo grande ampliamento risale invece alla seconda
metà del 13° secolo [dopo la battaglia di Montaperti,
1260]. Le fonti scritte parlano di Poggio alle Mura per
la prima volta solo nel 1377, indicando il castello fra
le proprietà degli eredi di Francesco di Tommaso Colombini. Dopo
l'ulteriore sopracitata ricostruzione del 1438, così importante
da fare di Poggio alle Mura uno dei castelli più grandi del contado
senese, altri lavori furono portati avanti nel corso del 17° secolo.
Un'ala del fortilizio fu minata durante l'ultima guerra mondiale e ricostruita
nell'ambito del recente magnifico restauro intrapreso dall'attuale proprietà.
Oltre che le valli dell'Orcia e dell'Ombrone dal colle di Poggio alle
Mura è sempre stato facile controllare le vie di comunicazione
fra Siena, il Monte Amiata e la Maremma,
quindi la posizione strategica ha da sempre posto il castello al centro
di aspre contese fra la Repubblica Senese, che in questa
direzione cercava il vitale sbocco al mare, gli Aldobrandeschi,
signori del territorio, e Firenze, che temendo una troppo
grande espansione commerciale della nemica Siena aveva interesse a chiudere
ogni accesso a nuove risorse logistiche. Fra i proprietari del castello
annoveriamo le famiglie dei Tolomei e dei Placidi,
la Repubblica di Siena [che confiscò il castello
proprio ad Ardello Placidi, accusandolo di essere un ribelle, per consegnarlo
allo Spedale di Santa Maria della Scala], di nuovo i
Placidi. Oggi la proprietà è della Banfi SpA che ne ha fatto
un importante centro enoturistico.
La
lettura dell'impianto fortificato non è delle più semplici
a causa le stratificazioni architettoniche avvenute nel
corso dei secoli. Il castello, di forma quadrata più o
meno regolare, si articola attorno ad un cortile,
tre lati sono occupati da vari edifici, il quarto è
chiuso da una cortina muraria. Su questo fronte si apre
la porta principale sormontata da apparato difensivo
a sporgere. Una torre merlata svetta dal complesso. Lungo
il perimetro esterno si può, in alcuni punti, ancora notare il
basamento scarpato e la bella torre all'angolo
nord, l'unica con ancora l'aspetto medievale originario. Sul
lato nord si apre una seconda porta, alla quale si accede
grazie ad una rampa [aggiunta successiva] in pietra poggiata su due grandi
archi. Il cortile d'onore è uno splendido esempio
di architettura rinascimentale [così modificato
quando il castello divenne un 'palazzo'] con basse arcate
su pilastri ottagonali, un grande camino, volte a vela,
lunotti decorati e uno stemma mediceo risalente al 16°
secolo, successivo alla caduta di Montalcino.
Si possono notare ancora alcune feritoie, poste oggi
poco al di sopra del livello del suolo. Questo testimonia l'avvenuto rialzamento
dell'area antistante alle mura: originariamente l'accesso
avveniva mediante una cordonata a rampa. Con la successiva aggiunta di
edifici interni si è venuto a creare un secondo portico di servizio,
privo di decorazioni. Oggi il castello ospita il museo del vetro
e del vino.
  
|