Eremo di Rosia
Foto di Carlo
Pisani
I locali dei Monaci e ciò che resta della
chiesa vista da dove sorgeva il chiostro.
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L'eremo sorge nel comune di Sovicille, presso l'abitato
di Rosia, raggiungibile da Siena seguendo la SS.73. All'eremo si arriva
attraversando il torrente Rosia sul ponte medievale della Pia.
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La facciata dei locali monastici.
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Lungo l'antica 'Via Massetana' poco distante dal Ponte
della Pia che scavalca il torrente Rosia e dal Castello di Montarrenti
troviamo i ruderi dell'Eremo, detto anche di Santa Lucia. Un tempo convento
romitorio degli Agostiniani, fondato grazie al patrocinio dell'importante
famiglia Senese degli Spannocchi, proprietaria della tenuta di Spannocchia,
nella quale sorge la costruzione. Il primo documento nel quale è
ricordato risale al 1225. Per tuto il medioevo il complesso fu importante
punto di riferimento per viaggiatori e pellegrini che da Siena si recavano
verso le Colline Metallifere e la Maremma.
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Scarsi resti della Chiesa
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Oggi non restano che poche tracce della Chiesa dedicata ai Santi Antonio
e Lucia, una parte del presbiterio e le fondamenta dei muri del perimetro
esterno, dai quali si deduce che l'edificio era ad unica navata coperto
con volte a crociera e che le mura dovevano avere l'aspetto dicromo, dato
dall'alternanza di fasce in cotto con altre in pietra calcarea. Ancora
imponenti sono i resti dei locali monastici seppure anch'essi in rovina,
bella la facciata sul lato del chiostro, oggi scomparso, nella quale si
aprono grandi arcate sestiacute, dalle quali qualcuno ha pensato bene
di asportare le cornici. Questo edificio fu adibito, fino a pochi decenni
fa, a casa colonica della tenuta.
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