Badia a Settimo
La Badia � facilmente raggiungibile dall'uscita Lastra a Signa della superstrada Firenze-Pisa Livorno.
La Badia di San Salvatore a Settimo,forse il pi� importante complesso
religioso medievale della piana ad ovest di Firenze, � composta da una
serie di edifici realizzati in varie epoche oggi visitabili solo in parte.
Il nucleo pi� antico costituito dalla chiesa � stato fondato da Lotario
dei Cadolingi, esponente dei Cadolingi di Fucecchio, all'inizio del secolo
XI,sebbene alcuni documenti attestino la presenza cristiana sul sito gi�
in epoca longobarda. Di questo primo periodo rimangono solo due lastre
tombali oggi situate nella parete sinistra della chiesa.
Importante centro di potere per la chiesa che attraverso questo insediamento
poteva controllare la ricca piana di Settimo, il complesso vide l'alternarsi
alla guida del monastero prima i Benedettini Clauniacensi, poi i Vallombrosani
di San Giovanni Gualberto ed infine, nel 1256, i Cistercensi di San Galgano,
ai quali si deve la realizzazione del complesso edilizio che occuparono
sino alle soppressioni Leopoldine.
La chiesa, sviluppata sulla planimetria del XI secolo e rialzata nel XIII secolo per il crescente impaludamento della zona dovuto alle frequenti inondazioni dell'Arno, si sviluppa su di uno schema a tre navate e tre absidi.Di epoca successiva sono le modifiche al coro ('400) e la realizzazione, nel '600, degli altari in pietra e dei pilastri rettangolari in stile barocco che inglobarono quelli medievali riducendo le arcate da cinque a tre. L'interno della chiesa custodisce numerose opere d'arte realizzate in varie epoche.
La testimonianza pi� antica � costituita da un ciclo di affreschi attribuiti
al Buffalmacco di epoca trecentesca, mentre la zona presbiteriale � decorata
da Domenico Ghirlandaio, cui alcuni lavori di affresco vennero commissionati
nel 1487. Di epoca successiva (tardo '500) sono invece le tele di Domenico Buti
(Il martirio di san Lorenzo) e Giacinto Gemignani (San Bernardo converte
Guglielmo duca d'Acquitania). La fiancata sinistra della chiesa � stata
fedelmente ricostruita in seguito al crollo della torre campanaria (anch'essa
ricostruita) avvenuta nel corso della II guerra mondiale per opera delle
truppe tedesche. Le fortificazioni che cingono il complesso sono di epoca
tre-quattrocentesca, mentre i chiostri denomianti chiostro Grande e chiostro
del Melarancio vennero edificati nel XV secolo a fianco degli edifici
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