Castello di Virgoletta
Testo e foto a cura di Simone Agnetti
 |
 |
| Il castello oggi veduta, da sud-ovest. |
Foto del castello fatta dall'Ing.Paolo Raffaelli di Bagnone nel
1904 da est. |
Il castello di Virgoletta si trova a circa 2 Km dal centro del comune
di Villafranca in Lunigiana raggiungibile dall'uscita dell' A15 di Pontremoli
per chi proviene da Parma oppure dall'uscita dell' A15 di Aulla per chi
proviene dalla Spezia o Massa.
 |
L'origine del castello di Virgoletta � da collocare presumibilmente nel
XII sec., con la costruzione di una torre a base quadrata con cinta
muraria poggiata sul colle Vignale, un deposito alluvionale sulla sponda
sinistra del torrente Bagnone, da questa fortificazione deriva
il nome Virgoletta per traslitterazione del nome 'Verrucoletta'. Nella
base della torre esiste tutt'oggi in un architrave un bassorilievo rappresentante
un intreccio appartenente all'iconografia Longobarda, non si esclude
quindi un'origine precedente.
I primi signori di Virgoletta furono i Corbellari, una famiglia
operante verosimilmente per conto del Vescovo di Luni o dei Marchesi
Obertenghi. Da questa famiglia deriva il primo nome di 'Verrucola
Corbellariorum'. La famiglia Malaspina dominer� a lungo nelle
terre della Val di Magra dividendo nel 1221 la valle in Spino
Secco e Spino Fiorito, Virgoletta entra nello spino secco.
 |
La prima notizia di Virgoletta � contenuta nell'atto di divisione tra
i Malaspina dello spino secco nel 1275. I Malaspina nel XIII
sec. innalzano nuove mura alte 11 metri sul lato meridionale
della verrucola, e realizzano un'ampia cisterna per l'acqua all'interno
del castello. Nel pieno periodo malaspiniano iniziano a sorgere le prime
case sull'unica via che percorre il crinale della collina in direzione
ovest, dando origine a quell'aspetto unico che caratterizza il borgo
di Virgoletta. L'accesso al castello viene spostato in direzione dell'abitato.
In questi anni Dante viene ospitato dai Malaspina e a Corrado dedicher�
la chiusura del canto VIII del Purgatorio. Nel 1449 Galeotto
Campofregoso si impadronisce di Virgoletta e fino alla sua morte
(1471) tende a trasformare il maniero feudale in palazzo signorile
ingentilendolo nelle forme, realizzando il loggiato interno
alla corte. I Campofregoso fortificano le scarpate del colle Vignale
e realizzano il barbacane, erigono inoltre la torretta cilindrica
di fiancheggiamento a meridione.
 |
Con la morte del Campofregoso i Malaspina rientrano in possesso del feudo
per tutto il XVI sec. Proseguendo l'opera iniziata da Galeotto realizzano
un amplissimo salone a volta sull'ingresso che guarda il borgo
con ampi spazi, numerose decorazioni e sale signorili. A completare l'opera
fu Federico Malaspina signore di Virgoletta e Villafranca che appose
lo stemma col leone rampante sullo spino secco attualmente esistente
sull'ingresso del castello. Nell'ampio salone esisteva fino agli inizi
del novecento un'imponente camino in pietra portante anch'esso lo stemma
dei Malaspina (venduto durante lo scorporo dei beni della Lunigiana agli
antiquari e oggi perduto, ne resta una fotografia), inoltre l'ambiente
era arricchito da decorazioni arazzi e stucchi lasciati dalle due famiglie
nobili precedenti.
Nel periodo rococ� verranno aggiunti sulle sovrapporte del salone
degli stucchi con rappresentati paesaggi e borghi.
 |
| Il loggiato del XIV sec. nel cortile interno del castello. |
Nel 1705 gran voce fu data nelle cancellerie europee per la ribellione
del popolo di Virgoletta contro il marchese Giovanni Malaspina. Intendevano
con questo atto riconoscere la sovranit� di Filippo V di Spagna
e agevolare l'invasione franco-spagnola dei feudi lunigianesi.
Le truppe imperiali del Granducato di Toscana respinsero l'invasione
e il Malaspina torn� al potere. Tutti i ribelli (praticamente l'intera
popolazione) furono allontanati di otto miglia dal feudo. Nel 1796
Napoleone pone fine al sistema feudale che fino ad allora aveva retto
la Lunigiana. Virgoletta si fonde col capoluogo Villafranca ed entra a
far parte della Repubblica Cisalpina prima e del Regno d'Italia
poi. Nel periodo post-napoleonico entra nel ducato di Modena e
nel 1849 nel ducato di Parma fino al 1859, data dell'unificazione
nazionale. Il terremoto del 1920 ha abbattuto parte del mastio
quadrangolare e danneggiato fortemente il borgo. Durante la seconda
guerra mondiale Virgoletta venne a trovarsi sulla 'linea Gotica'
al centro della cruentissima 'battaglia della Lunigiana', il castello
divenne sede di un comando tedesco e gli archivi e il mobilio furono bruciati.
Il resto dei danni al castello � opera delle spartizioni interne degli
abitanti, dell'incuria e degli adattamenti abusivi operati durante
la seconda met� del secolo. Attualmente � in corso una lenta opera di
recupero attuata da privati tra cui la ristrutturazione completata del
salone di Federico Malaspina.
|