Montecastelli Pisano
Montecastelli, borgo murato dominato dalla Torre
dei Pannocchieschi, sorge nel comune di Castelnuovo
Val di Cecina. Da Firenze si raggiunge seguendo la superstrada
FI-SI fino all'uscita Colle Val D'Elsa Sud, da qui si seguono le indicazioni
per Casole d'Elsa, poi Monteguidi e infine Montecastelli.
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| Il fronte esterno della torre. |
L'antichissimo borgo fortificato di Montecastelli Pisano sorge su una
spoglia collina a dominio della vallata del torrente Pavone, sul versante
opposto a quello ove si erge la possente Rocca Sillana.
La sua strategica posizione ha da sempre posto il 'castello' al centro
di lotte fra il Comune e i Vescovi di Volterra.
Soprattutto questi ultimi, basandosi sul diritto nascente da una serie
di diplomi emanati a loro favore da vari imperatori, cercarono di esercitare
la loro influenza insediando come feudatari nel borgo membri della famiglia
dei Pannocchieschi.
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| Il campanile della parrocchiale e la Torre dei Pannocchieschi |
Alla fine del 13° secolo la popolazione di Montecastelli riuscì
a liberarsi dal dominio ecclesiastico ed a giurare fedeltà al comune
di Volterra. Questo non fece cessare le dispute fra i due contendenti
che proseguirono fino al 1370, anno nel quale intervenne Firenze inglobando
il castello fra i suoi possedimenti. Di nuovo controllato da Volterra,
Montecastelli resistette nel 1447 all'assedio delle truppe del Re di Napoli
Alfonso di Aragona e poi, seguendo le sorti di tutto il contato volterrano
e di Volterra stessa, tornò sotto il definitivo dominio fiorentino.
Ancora oggi il paese conserva un aspetto tipicamente medievale, con strette
stradine, vicoli angusti, passaggi coperti e case in pietra grigia [il
centro storico è stato recentemente ben restaurato] ed è
dominato dalla Rocca-Torre dei Pannocchieschi, possente fortilizio
oggi in rovina e non accessibile.
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| La porta di accesso al borgo. |
Il torrione ha forma quadrata, è dotato di base lievemente scarpata
e redondone in pietra che la separa dal muro a piombo, ingresso a livello
del primo piano [l'apertura sul fronte è sicuramente posteriore]
della cui scala in pietra, ben più recente come costruzione, restano
soltanto i supporti e, nella parte superiore della facciata rivolta a
sud, si apre una bella finestra con arco a tutto sesto (sul lato opposto
una simile apertura è oggi tamponata) che ci fa supporre l'uso
abitativo dei piani alti.
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| La finestra istoriata posta sul fianco destro della parrocchiale. |
Fra gli scarsi resti della cinta muraria del borgo è da segnalare
la porta di accesso che si apre nel fronte sud, interamente costruita
in blocchi squadrati di pietra e con la cerniera del portone ancora integra,
dalla quale si gode uno splendido panorama sulla verde vallata.
Di fianco alla Rocca sorge la splendida chiesa parrocchiale romanica dedicata
ai Santi Jacopo e Filippo. Eretta dal vescovo Ildebrando Pannocchieschi
nel 1186 conserva ancora oggi quasi intatta la sua struttura originaria.
La facciata, la parte più significativa dell'edificio, presenta
un paramento murario in conci squadrati con tre grandi arcate centrali:
le due interne cieche e la centrale ad incorniciare la porta. Un cerchio
semplice sormonta l'ingresso mentre l'interno è a tre navate divise
da pilastri decorati con capitelli scolpiti. Sul lato esterno destro della
navata si apre una finestra ad arco acuto nella cui architrave è
scolpita una scena di caccia e sempre su questo lato svetta il campanile
con base quadrata.
Uscendo da Montecastelli in direzione di Castelnuovo Val di Cecina troviamo,
a testimonianza dell'antichità degli insediamenti umani della zona,
il piccolo ipogeo etrusco chiamato 'Buca delle Fate'.
  
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