Castello di Montelifrè
Il borgo fortificato di Montelifrè sorge lungo la SS38 fra Trequanda
e Montisi, si raggiunge da Sinalunga [uscita Val di Chiana/Bettolle della
A1] percorrendo la SS38 direzione S.Giovanni d'Asso/Torrenieri o dalla
scenografica direzione opposta da Siena via Asciano e San Giovanni d'Asso.
A corona di un poggio calcareo posto a metà strada fra i borghi
di Trequanda e Montisi, a cavallo fra
la Val di Chiana e le suggestive crete senesi della Val d'Asso, sorge
questo piccolo borgo sul quale incombono i ruderi dell'antico castello
di Montelifr�. Il suo nome deriva da quello di un antico feudatario, Liutfrido,
in tedesco Liutfred storpiato in Lifrè. In alcune cronache il castello
e nominato come Monterenfredi.
La rocca, grande costruzione di forma triangolare con alte e spesse
mura in pietra costruita, nella sua forma attuale, nel corso del 13° secolo,
sorge sulla collina dagli inizi dell'anno 1000. Divenne possesso della
nobile famiglia senese Scialenghi-Cacciaconti come la maggior parte dei
castelli limitrofi. Dal 1213 la comunità locale fece atto di
sottomissione al Comune di Siena. Le cronache riportano che nel 1217
era residente a
Montelifr� un podest� minore del Contado senese. La rocca fu nel 1289
occupata dai fuoriusciti senesi ghibellini e gravemente danneggiata dalla
reazione dell'esercito di Siena. La proprietà del maniero passò quindi
alla famiglia Martinozzi, che lo acquisì dai
Tolomei ed altri feudatari della zona nel 1348, e ancora oggi i discendenti
della stessa dinastia ne sono per oltre un terzo i proprietari.
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Nell'Aprile del 1527, in occasione dell'ultima guerra fra Firenze e la
Repubblica di Siena, la fortezza, posta ai confini dei due territori,
fu ancora una volta nido di cospiratori ai danni della Repubblica e rifugio
di ribelli e fuorusciti. Le truppe senesi, approfittando di una momentanea
vittoria su quelle fiorentine, dopo un lungo assedio, ottennero la resa
della fortezza e ne minarono fin dalle fondamenta le mura, riducendola
in ruderi. Questi da allora, grandiosi e in parte con ancora presente
l'originario rivestimento in filaretto di pietra calcarea, sorgono sparsi
sul crinale e sul versante nord-est del rilievo, sul lato opposto si è
sviluppato il piccolo paese. Anche il paese era racchiuso da una cinta
muraria esterna dotata di due porte. Oggi l'antico borgo, privato e visibile
solo dalla strada, � stato trasformato in un centro per vacanze.
 
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