Le scarse rovine dell'antico monastero di San
Michele alla Verruca si trovano presso la cima del Monte Verruca,
poche centinaia di metri prima dello sperone roccioso sul qualse
sorge la
Rocca
della Verruca.
I resti oggi visibili risalgono al complesso monastico benedettino
fondato dal marchese Ugo di Tuscai alla fine del X° secolo sul
luogo dove sorgeva la chiesa di Sant'Angelo, risalente al IX°
sec. Nel 1100 l'abbazia passò ai Camaldolesi, poi ai Cistercensi
e agli Agostiniani. Fu abbandonata nel XV° secolo a causa dei
danni subiti nella gurra fra Pisa e Firenze, soprattutto nelle battaglie
combattute per il posseso della Fortezza della Verruca.
Intorno al complesso nel Medio Evo si era aggregato un borgo ancora
visibile alla fine dell'ottocento.
Oggi il sito è oggetto di scavi archeologici, sono visibili
le fondamenta e i muri perimetrali di diversi edifici, della chiesa
è ancora parzialmente intatta la bella abside romanica.