Fortezza della Verruca
Sul vertice del Monte Verruca svettano i ruderi della fortezza.
La punta sud-ovest. Si noti il pietrame sfuso usato nella costruzione. |
La fortezza della Verruca sorge nel comune di Calci, provincia di Pisa,
sulla cima del Monte Verruca. La si pu� raggiungere seguendo la Superstrada
Firenze-Pisa, uscire per Cascina, quindi proseguire verso Vicopisano.
Dal paese si imbocca la 'strada della Verruca' che parte dal cimitero
del paese. Anche se in gran parte sterrata è percorribile in auto
fino ai piedi del roccine dove sorge la Rocca. Da qui si sale alla sommintà in
circa 20 minuti di cammino.
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fortezza
»»» Monastero
di S.Michele alla Verruca
La Fortezza o Forte della Verruca corona il monte omonimo a circa 540
metri di quota. La sua nascita e la sua storia � strettamente legata
al borgo di Calci, che sorge al centro della vallata sottostante. Calci � sempre
stato profondamente legato alle vicende della vicina e potente citt� di
Pisa ed a tutte le guerre che la interessarono nel corso dei secoli.
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| Il percorso, scolpito nella roccia, che porta alla fortezza. |
La storia documentata degli insediamenti nella zona parte dal 780. Il
territorio fu difeso fin da quel tempo da una roccaforte sita nel luogo
della futura fortezza, posizione ideale per controllare il fiume Arno
e la sua pianura, all'epoca ancora paludosa, fino al mare. Per questo
la fortezza della Verruca ha sempre costituito un quasi inespugnabile
caposaldo per tutti gli eserciti e le potenze interessate alla conquista
del territorio circostante. Molte sono le famose e sanguinose battaglie
combattute nel calcesano: nel 1288 fra Guelfi pisani e esercito lucchese,
nel 1328 invasione tedesca di Ludovico di Baviera, nel 1363 invasione
Fiorentina, nel 1369 invasione delle truppe di Carlo IV di Boemia e nel
1375 di quelle Inglesi di John Hawkwood (Giovanni Acuto). Nel 1402 Pisa
fu comprata dai Fiorentini e la Fortezza della Verruca, ultimo baluardo
di resistenza, venne espugnata e distrutta per evitare che tornasse ad
essere una minaccia. Nel 1503 Pisa insorse nuovamente e la guerra interess� nuovamente
la Fortezza. Le truppe fiorentine furono costrette a riconquistare nuovamente
la Verruca, fulcro della resistenza nemica. La resa avvenne, non dopo
lunghi e sanguinosi scontri, il 18 giugno dello stesso anno e fu il colpo
di grazia per le speranze di indipendenza Pisane, infatti la città capitol� definitivamente
in mani Fiorentine sei anni dopo.
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| Il bastione di sud-ovest. |
L'aspetto attuale della Fortezza � quello che deriv� dai lavori di rafforzamento
eseguiti dopo questi fatti bellici. La Verruca, pur essendo un opera
molto particolare, � considerata un manufatto disomogeneo e compromissorio
a causa delle diverse fasi e dei diversi autori che ne curarono la costruzione.
La prima cosa che salta agli occhi � che possiamo considerare le sue
mura uno dei pochi esempi di bastionatura eseguita con pietrame sfuso
al posto dei caratteristici mattoni in cotto usati all'epoca per questi
interventi e qui presenti essenzialmente nel torrione cilindrico di sud-ovest.
Le pietre da taglio sono usate solo per gli angoli e in ridotta quantit�.
In generale si nota che l'intero complesso fu eretto con scarsa cura
e senza il solito rispetto delle proporzioni, con una fretta eccessiva
dovuta alla necessit� di rendere difendibile questo punto nevralgico
al fine della definitiva sottomissione dei pisani.
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| Una veduta sulla valle dell'Arno dallo sperone roccioso che affiora
al centro della fortezza. |
Il fronte principale � molto bombato e ha torrioni cilindrici alle due
estremit� attribuiti all'architetto Luca del Caprina, della scuola del
Francione. L'ingresso principale si apre all'estrema sinistra del fronte.
Il bastione di nord-ovest, il peggio eseguito, � invece attribuito ad
Antonio da Sangallo. La parte pi� anomala � l'angolo ovest: ha una punta
poligonale e possiede il fianco solo dal lato settentrionale. Nell'interno
del recinto si trova un roccione affiorante e una palazzina in stato
di forte degrado, sicuramente il nucleo più antico della rocca
e con una parte che sembra fosse adibita a cappella. Sono ancora ben
identificabili numerose feritoie per bocche da fuoco lungo tutto il perimetro.
La scarsa qualit� della costruzione e i secoli di abbandono hanno fatto
si che la Fortezza risulti oggi in una condizione disastrosa, invasa
dalla vegetazione e a rischio perenne di ulteriori cedimenti strutturali.
  
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