Castiglione del Terziere
L'antico borgo e il castello di Castiglione del Terziere in Lunigiana
dominano la valle del torrente Civiglia,
da una collina alla falde del monte Barca, nell’Appennino Tosco-Emiliano,
a circa 335 metri sul livello del Mare. Si raggiunge percorrendo la A11
Firenze-Mare fino all'innesto con la A12 Genova-Livorno, questa fino
allo svincolo della A15 Parma-La Spezia. Imboccata la A15 si esce ad
'Aulla' e si segue la SS62 fino a Villafranca in Lunigiana, da qui la
deviazione per Virgoletta poi Castiglione del Terziere. Oppure da Aulla,
la SP del Lagastrello,
sino a Monti di Licciana Nardi, deviazione sulla sinistra direzione Villafranca
in Lunigiana, dopo Merizzo deviazione sulla destra per Castiglione del
Terziere.
Per coloro che vengono da Parma, scendono la A15 dal Nord, uscita Pontremoli,
percorrendo la SS62 della Cisa sino a Villafranca L. quindi deviazione
per Virgoletta poi Castiglione del Terziere. Le indicazioni sono chiare.
» Mappa del Castello
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| La Porta Monumentale. |
Castiglione [dal 1275 secolo 'del Terziere' in quanto compreso nella
terza parte di eredità paterna assegnata al marchese Alberto del
ramo di Filattiera] sorge sul sito di un antichissimo (6/7° secolo)
insediamento fortificato Bizantino posto a remota difesa di Luni.
Gran parte dell'aspetto attuale del borgo, dominato dal castello, risale
al Medioevo, quando Castiglione, dal 10° al 12° secolo, fu feudo
dei Corbellari [signori anche del vicino castello di Virgoletta]
che nel 1202 lo cedettero ai potenti Malaspina. Il suo periodo
di massima importanza e sviluppo coincide con la dominazione di Castruccio
Castracani degli Alteminelli, condottiero e signore di Lucca, che
stabili qui una roccaforte nell'ambito del progetto di riunire la Lunigiana,
Garfagnana, Lucchesia e Versilia in un unico grande stato. Fallito il
progetto il castello tornò a rivestire una certa importanza dal
1451 quando divenne sede del capitanato di giustizia Fiorentino
in Lunigiana grazie alla posizione di controllo che esercitava su
importanti vie di comunicazione montane. Castiglione fu il principale
presidio strategico lungo due rami della via Francigena, quello
di fondovalle proveniente da Lucca e quello che attraversava il Passo
di Tea, che qui si incrociavano.
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Il torrione di Franceschino il Soldato. |
Il nucleo originale, altomedievale, del castello è identificabile
nel mastio centrale, circondato da ciò che resta della cortina
muraria. Un'alta quadrata torre di guardia lo fiancheggia sul
fronte sud-est. Questa torre, risalente al 12° secolo, difendeva il
fianco più esposto del complesso ed è da considerarsi un
manufatto dalle caratteristiche costruttive e qualitative fra le più
avanzate dell'epoca. Queste strutture avevano la funzione principale di
controllo del territorio ed erano collegate a vista con le altre torri
della zona. Oggi il mastio non è facilmente identificabile dall'esterno
in quanto parzialmente inglobato in costruzioni successive.
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| Accesso al Castello. |
Con l'arrivo dei Malaspina il castello fu ampliato e rinforzato.
Fu Franceschino Malaspina, alla metà del 14° secolo, a
costruire l'ala residenziale inglobando il primitivo mastio e la
grande torre circolare dotata di forte scarpatura e chiamata 'Torrione
di Franceschino il soldato', a difesa dell'ingresso principale posto
al centro del fronte di nord-ovest. Durante i tre secoli di controllo Fiorentino
il castello fu progressivamente adattato alla sua nuova funzione di residenza
per i magistrati e funzionari della Signoria. In particolare merita di essere
nominato il salone delle udienze, impreziosito da un grande
camino rinascimentale. Dopo un lungo periodo di degrado dal 1969 il castello
appartiene a Loris Jacopo Bononi, che ne ha curato il restauro, e ospita
il 'Centro di Studi Umanistici Niccolò V' dotato di una ricchissima
biblioteca storica.
E' impossibile parlare del Castello senza nominare il borgo che lo
avvolge. Il nucleo originario sorge nel punto più alto del
colle lungo la direttrice di accesso al fortilizio. Gia sotto il dominio
dei Corbellari una prima cerchia muraria racchiudeva le unità
residenziali, ma è con i Malaspina che Castiglione diventa feudo
autonomo e acquista la sua definitiva fisionomia, sviluppandosi lungo
le altre direttrici che risalendo il colle portano al castello. Alla metà
del 1300 tutto l'insediamento è cinto da mura e dotato di due
porte, quella detta 'alla Colla' in basso verso nord-est e
quella detta 'in cima Piagna' lungo il crinale superiore. Sotto
il dominio Fiorentino vengono portati avanti interventi di riassetto del
borgo, la via principale di crinale viene impreziosita da bei palazzetti
rinascimentali [purtroppo oggi alcuni incredibilmente abbandonati
e in stato di forte degrado], come la casa dei Mercanti di grano detta
'del Simonino', quella 'dei Torriani o Turriani' di Milano e 'dei Corbellari'
e altre, la sede della Cancelleria e una nuova porta 'monumentale'
dotata di corpo di guardia autonomo viene eretta nel punto d'incontro
dei due assi urbani.
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| Il mastio e la torre di guardia visti da fuori le mura cittadine. |
La facciata del mastio impreziosita da trifore nella fase della
sua trasformazione in palazzo. |
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